Intervista alla ASD Southopia pubblicata su "Italian Skateboarding" (NON CENSURATA)

Intervista alla ASD Southopia pubblicata su "Italian Skateboarding" (NON CENSURATA)

Intervista alla ASD Southopia pubblicata su "italian skateboarding" (NON CENSURATA)

Ciao Marco, prima di tutto presentati

Ciao, mi presento sono Marco Assenza, nato a Ragusa il 12/09/1992. Vengo dalla regione più a sud d’Italia, dove gestisco attivamente l’ASD SOUTHOPIA. Copro il ruolo di vice-presidente, spalleggiato da mio padre Massimo Assenza che ne è il Presidente Pro tempore, oltre ad essere il fisioterapista della nostra associazione sportiva (figura essenziale all’interno di uno skatepark). Da quando abbiamo inaugurato, mi sono ritrovato a svolgere diverse mansioni, da skater spensierato che andavamo a skateare in giro con la propria crew a istruttore e punto di riferimento sia per il comune che per tanti genitori che vengono a portare i propri figli.


Come è nata Southopia?

Il progetto Southopia è nato quando i pianeti si sono allineati. Scherzo! Ma sostanzialmente è andata un così, tutti i tasselli stranamente si sono messi a loro posto e da un giorno all’altro l’idea di uno skatepark a Ragusa è diventata realtà. Grazie alla Gomez crew, in quei pomeriggi passati al comune nell’attesa che qualcuno ci ricevesse, l’ex assessore allo sport Massimo Iannucci iniziò a credere realmente che uno skatepark potesse effettivamente accrescere il valore sportivo e culturale della nostra città. Così, ci propose di tirare giù qualche idea progettuale, da sviluppare all’interno della pista di pattinaggio di Via Napoleone Colajanni (riqualificata da poco). Un pò scettici, si abbozzò l’idea, Enrico Ravalli e Stefano Brugaletta alzarono su Autocad uno skatepark semplice e ridotto cosi da non sbilanciarsi. Quando il progetto fu proposto, ottenne il consenso da parte dell’amministrazione comunale; E’da lì, fu sviluppato il progetto vero è proprio, lo skatepark che in molti conoscete con il nome di SOUTHOPIA. Progettato e ideato interamente da Enrico Ravalli, con la partecipazione, là dove si poteva, dell’intera crew. Ma come ogni storia all’italiana, ci furono molte sfumature all’interno di questo breve riassunto. Lavori portati quasi al compimento e interrotti per più di un’anno, il cambio dell’amministrazione, strutture che necessitavano di una riqualifica ancora prima di inaugurare e la futura gestione di un impianto sportivo che richiedeva grandi responsabilità legali e gestionali. Insomma, ci furono molte difficoltà dietro la nostra idea ma alla fine siamo riusciti a raggiungere il traguardo tanto atteso. Proprio da tutto questo, Enrico Ravalli tirò fuori il nome Southopia, l’utopia del sud, un’ideale e un progetto che sembrava essere utopico al sud Italia. Così, il 9 settembre del 2019, inaugurammo il Southopia skatepark. La nostra idea si rivelò fin da subito un gran successo. Nella nostra provincia, la pratica dello skateboarding iniziò ad avere un’incremento significativo tanto da arrivare a ospitare anche una delle tappe del CIS- qualifying Series.

 

Quali sono le attività principali della vostra asd?

All’interno del Southopia Skatepark svolgiamo diverse attività. L’obbiettivo della nostra associazione è quello di portare avanti un centro sportivo polifunzionale di aggregazione giovanile. Quindi, oltre a svolgere con la Southopia Academy corsi di skate, surf skate, pattini e bmx, creiamo momenti ricreativi e culturali per i nostri piccoli e grandi riders. Organizziamo contest, camp estivi, tour, eventi di street art, eventi musicali e lezioni street. Cerchiamo di indottrinare, giorno dopo giorno, qual’è realmente la cultura dello skateboarding.

 

Lo skateboarding è prima di tutto la tua passione, ma è diventato anche un lavoro per te e per gli altri ragazzi di Southopia?

Lo skateboarding è prima di tutto la tua passione, ma è diventato anche un lavoro per te e per gli altri ragazzi di Southopia? Come hai già affermato, lo skateboarding è la mia più grande passione. Da valvola di sfogo è diventato il mio lavoro, il ché ha molti pro e mi ritengo molto fortunato, ma come ogni lavoro, non è tutto rose e fiori, esistono anche i contro. Nell’Academy siamo 2 istruttori con qualifica Fisr di 1° livello, che ci occupiamo del settore skateboard e pattinaggio, oltre ad altri 3 ragazzi della South Family che mi supportano durante le lezioni di skate. All’interno dell’impianto sportivo abbiamo il Southopia Headquarter, un bar con shop dedicato. Il primo anno mi trovavate tra park e bancone, mentre da un’anno a questa parte ho ingaggiato mia sorella Francesca Assenza come barista e segretaria della nostra associazione. Si occupa del bar e si cura la parte gestionale riguardante i tesseramenti. L’angolo shop fin da subito è stato un continuo crescente. Tanto ché, lo scorso anno, ho aperto la Southopia SRLS, una società basata sulla vendita online di materiale tecnico sportivo e abbigliamento streetwear. Un negozio online, con spedizione in tutta Italia, che ruota attorno al mondo dello Skate, dello Snowboard, del Surf e dei graffiti. Per i più curiosi potete visualizzare il nostro store digitando Southopiashop.com.

 

Vi vediamo sempre in giro per gli eventi nazionali, e venendo dalla Sicilia dovete macinare tanti km per partecipare. Quanto è complicato per uno skater siciliano far parte attivamente della scena italiana?

Questa è una domanda molto complessa. Partiamo dal fatto che ci sono un pò di aspetti che mantengono la scena siciliana in penombra, rispetto ad altre realtà italiane. In Sicilia, la mancanza di strutture come skatepark, skateplaza o bowl, rende la diffusione e la pratica dello skateboarding estremamente di “nicchia”. La conseguenza è che la creazione di Skate Shop e di ASD, sembra quasi sempre, essere una strada senza sbocco. Nella testa di un qualsiasi skater siciliano, senza uno shop che ti supporta, un’asd che ti spinge o uno skatepark dove potersi allenare, non passerà mai l’idea di macinare km su km (a spese proprie) per poter partecipare a un evento nazionale. Questa è la cruda realtà… Noi ci riteniamo molto fortunati! Grazie al Southopia skatepark, abbiamo uno shop che ci supporta e un posto dove poterci allenare seriamente. Così, in base alle date del calendario nazionale, uniamo l’utile al dilettevole e sfruttiamo quasi sempre l’occasione per partire in tour. Sappiamo solo che, in data X, dobbiamo essere dove si svolge il contest; il resto è solo skateboarding! Questo ci ha portato a girare in tutta Italia, sfruttando alcune date, tipo quella di Lignano sabbia d’oro, per girare anche in alcuni paesi Europei. Filmiamo per i nostri progetti, giriamo spot in cui sogniamo di andare da tempo, ma sopratutto incontriamo amici con cui viene difficile poter dire, “sto fine settimana becchiamoci per skateare”. Insomma, cerchiamo di essere abbastanza attivi mantenendo una certa costanza, con l’ottica di viaggiare il più possibile. Potete immaginare quanto sia complicato far parte della scena italiana, ma non cambierei questo posto con nessun altro.

 

Avete organizzato una tappa del CIS Qualifying Series l’anno scorso, com’è andato l’evento?

Riuscire a organizzare la tappa per noi è stato un gran traguardo. Siamo riusciti ad ospitare per la prima volta in Sicilia un evento di carattere nazionale. Non ti nascondo, che tra i decreti covid e le previsioni meteo, per certi tratti sembrava quasi non dovesse mai svolgersi quella tappa. Ma alla fine il meteo ci ha risparmiato, e l’evento è andato alla grande. Un contest, che da vedere a Ragusa, ci ha reso ancora più orgogliosi per tutti i sacrifici portati avanti fino a quel momento.

(LA DOMANDA CENSURATA)

Quali sono le altre realtà siciliane come skatepark e asd?
A Ragusa si trova l’unico skatepark concreto della regione. Dico concreto, perché tutto il resto non può considerarsi tale. Gli unici park che si trovano nel resto della regione, sono a Catania e Siracusa, purtroppo, realizzati senza troppi criteri logici, con la difficoltà di trovare sempre genitori e bambini che non capiscono di trovarsi all’interno di un posto dove ci si allena e no dove si va a giocare. In questo discorso devo inserire anche Palermo, l’unico posto dove si trovava un piccolo skatepark funzionale che tutti i ragazzi amavano. Il sindaco ha ben pensato di smantellarlo a causa di alcuni buchi che avevano reso l’agibilità della struttura, a loro parere, pericolosa. Stendiamo un velo pietoso su questo discorso. Riqualificare palazzi ed edifici per loro è un gioco da ragazzi, ma rattoppare 4 buchi in uno skatepark di legno diventa impossibile, tanto da doverlo smantellare… Con tutte queste difficoltà, capite bene che in Sicilia diventa estremamente difficile pensare di poter fondare una Asd con annessa una scuola di skate. Quindi possiamo dire che, come Asd attive, praticamente ci siamo solamente noi.

 

P.s.

Alla luce della censura su queste affermazioni, voglio aggiungere io una domanda. Fate tanta attenzione a quello che scrive un vostro affiliato, ma dov'è la rappresentanza federale siciliana che attenziona e si occupa di tutti questi aspetti negativi? 

Evidentemente sono verità scomode, dov'è meglio non puntare il riflettore! Quindi, se esistono problemi che non devono venire a galla, meglio tagliare la testa al toro. Vi diciamo grazie perché, così facendo, avete dato ancora più forza al nostro discorso. 


Quali sono i vostri progetti futuri?
Ci sono un bel po di progetti su cui stiamo già lavorando. Con la South Family, abbiamo in programma un tour in Sardegna e altri due in Sicilia. Oltre al full video “Healthy” che usciremo a breve con l’aiuto di una rivista. Mentre pensando più a lungo termine, c’è in ballo l’idea di aprire una seconda sede, incentrata principalmente sullo shop. Con annesso, oltre all’area ristoro, uno skatepark indoor e uno Outdoor. Ovviamente ci sono tanti altri piccoli progetti che potrei illustrarvi, ma ho voluto concentrare l’attenzione su quelli che per me sono i più importanti.

 

È tutto, grazie per la chiacchierata, se vuoi salutare o ringraziare qualcuno, questo è il momento!

Certamente! ci tengo a ringraziare in particolare modo, tutti i ragazzi della South Family, senza i quali non riuscirei a portare avanti tutti i progetti di cui vi ho parlato. Le distribuzioni che ci supportano, principalmente Playwood distribution, che ci aiuta ogni qual volta ci troviamo davanti a un incrocio. L’amministrazione comunale, per averci dato la fiducia nella gestione di un’impianto sportivo tra i migliori nel sud Italia; ma sopratutto, il mio grazie più sentito, va alla mia famiglia.
Un saluto da parte di tutta l’Asd Southopia

2 commenti

  • Molla

    Avanti così state spaccando
    Rispetto ✊🏼

  • massimo assenza

    una parola e poca…due sono ..molte..ma spesso in realta avverse..bisogna dire le crude realta..e in dialetto siculo si dice…"chu sa sente…sa ciance….tradotto chi se la sente o prende..se la piange..per inefficienza e incapacita…la politica esca dallo sport….solo praticare sport puro….sport….

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